William John Ansorge nacque nel 1850, probabilmente in Gran Bretagna, in un'epoca in cui l’esplorazione scientifica dell’Africa era in pieno sviluppo.  

Sin da giovane mostrò un grande interesse per le scienze naturali, ma scelse di intraprendere studi in medicina, una disciplina che gli avrebbe permesso di viaggiare ed esplorare il mondo.  

Frequentò l’università e ottenne il titolo di dottore in medicina, specializzandosi in medicina tropicale, una scelta che lo portò a lavorare nei territori coloniali britannici, in particolare in Africa.   

Dopo aver completato gli studi, Ansorge entrò a far parte del servizio medico coloniale britannico.  Fu inviato in diverse regioni dell'Africa, tra cui l'Uganda, la Nigeria, l'Angola e São Tomé e Príncipe, dove operò come medico e amministratore sanitario.  

Il suo lavoro lo portò a confrontarsi con le difficili condizioni di vita nei tropici, combattendo malattie endemiche come la malaria, la febbre gialla e la tripanosomiasi africana (la malattia del sonno), che affliggevano sia la popolazione locale che gli europei stanziati nei territori coloniali. 

Oltre alla pratica medica, Ansorge si interessò profondamente alla fauna, alla flora e alle culture delle regioni in cui lavorava.  Durante le sue missioni raccoglieva campioni di animali, piante e insetti, contribuendo alla documentazione scientifica dell'ecosistema africano.  

Grazie ai suoi sforzi, molte delle specie da lui raccolte vennero successivamente descritte da zoologi europei, che gli attribuirono il merito della loro scoperta.   

La passione di Ansorge per la zoologia lo portò a collaborare con importanti istituzioni scientifiche, tra cui il British Museum (oggi Natural History Museum di Londra), che ricevette da lui numerosi esemplari di pesci, anfibi, rettili, insetti e uccelli.  

Molti dei suoi campioni furono studiati e classificati da illustri zoologi dell’epoca, come George Albert Boulenger e Ernst Hartert.   

In riconoscimento del suo contributo alla scienza, diverse specie ittiche furono nomenclate in suo onore.  Tra queste figura Thysochromis ansorgii. Queste denominazioni testimoniano l'impatto del suo lavoro sullo studio della biodiversità africana.   

Nel 1899 pubblicò il libro Under the African Sun: A Description of Native Races in Uganda, Sporting Adventures and Other Experiences, un resoconto dettagliato delle sue esperienze in Africa.  L'opera contiene descrizioni delle popolazioni indigene, delle sfide della vita nei territori tropicali e delle numerose specie animali con cui entrò in contatto.  Il libro venne apprezzato sia per il suo valore scientifico che per il suo stile narrativo, che offriva un affascinante spaccato dell’Africa coloniale vista dagli occhi di un esploratore e medico. 

Oltre a questa opera, contribuì con articoli scientifici e rapporti su varie riviste accademiche, condividendo le sue osservazioni sulla fauna africana e sulle condizioni sanitarie nei tropici. 

Negli ultimi anni della sua vita, Ansorge continuò a viaggiare e a raccogliere esemplari, mantenendo un ruolo attivo nella ricerca scientifica e nella medicina coloniale.  

La sua salute, però, risentì delle dure condizioni ambientali delle regioni tropicali in cui operava.  Morì nel 1913, lasciando un'importante eredità nel campo della zoologia, dell’antropologia e della medicina tropicale.

 William John Ansorge è oggi ricordato come una delle figure chiave nella scoperta e documentazione della fauna africana.  I numerosi taxa che portano il suo nome testimoniano l’importanza del suo lavoro e il contributo che ha dato alla scienza.  

La sua passione per l’esplorazione, unita alla sua dedizione alla medicina e alla ricerca, lo rende una figura di rilievo tra i naturalisti del tardo XIX e inizio XX secolo. Il suo lavoro continua a essere citato nelle ricerche zoologiche e il materiale da lui raccolto è conservato nei più importanti musei di storia naturale del mondo, contribuendo ancora oggi allo studio della biodiversità africana.

QUESTO SITO È STATO CREATO TRAMITE