Franz Steindachner nasce nel 1834 a Vienna e i suoi studi si indirizzano nel periodo universitario da prima a giurisprudenza per poi incanalarsi verso il ramo delle scienze naturali nella facoltà della sua stessa città.

E' il suo amico Eduard Suess che lo invoglia a tale scelta e lo indirizza ai suoi primi studi su i pesci fossili.

I suoi primi viaggi collezionistici delle specie ittiche li affronta a proprie spese, viaggiando nella penisola iberica, le isole canarie, il mar rosso, il Senegal.

Nel 1857 si unisce all'Hofnaturalienkabinett, dove lavora per due anni senza alcuna retribuzione e con i suoi risultati di ricerca si distingue in maniera egregia, tanto che è lo stesso museo di storia naturale di Vienna che, nel 1860, gli affida la propria collezione ittica, nominandolo direttore, carica che era rimasta libera a causa della morte di Johann Jakob Heckel e l'anno successivo gli viene affidata anche quella dei rettili e anfibi.

I suoi studi lo portano all'attenzione di Louis Agassiz che nel 1868 lo invita a far parte del Museo di Zoologia Comparata dell'Università di Harvard.

Continua i suoi viaggi sempre fondati sulla sistematica e la nomenclatura delle specie, circumnavigando l'intera america meridionale.

Nel 1872 partecipà ad una spedizione nelle isole Galapagos a seguito di Thomas Hill, che era stato già presidente dell'Università di Harvard.

Nel 1874 ritorna alla sua città natia, nel 1875 è eletto membro dell'Accademia delle scienze di Vienna e nel 1887 viene nominato direttore del dipartimento zoologico del Naturhistorisches Museum, carica che ricopre fino al 1898, quando assume la carica di direttore dell'intero museo.

In questo periodo, nel 1890 guida la spedizione austro/ungarica lungo il mediterraneo orientale ed il mar rosso e nel 1892 viene eletto membro della Leopoldina.

Dagli studi effettuati durante la sua illustre carriera nascono circa duecento opere a tema ittiologico e più di cinquanta erpetologiche, tra queste si pongono all'apice dei migliori testi scientifici "Ichthyologische Notizen" del 1863, che viene pubblicato in varie lingue ed in ben otto edizioni, "Ichthyologische Beiträge" del 1874, "Die schlangen und eidechsen der Galapagos-inseln" del 1875 e "Beiträge zur Kenntniss der Flussfische Sudamerikas" del 1879.

Franz Steindachner muore nella sua Vienna il 10 dicembre 1919.

A omaggio di una così illustre carriera sono vari i tributi che gli vengono dati:

- Il genere Steindachneria, pesci che popolano le acque atlantiche
- Il genere Steindachnerina presente nell'America meridionale
- Il genere Steindachneridion, presenti in sud america e scoperti dallo stesso studioso.

Tra le specie di ciclidi:

  • Apistogramma steindachneri 

  • Geophagus steindachneri 

  • Nosferatu steindachneri 

    A questi vanno aggiunte ben otto specie di rettili.

    Tutti questi a giusto riconoscimento di una intera vita dedita con zelo alla ricerca.
     


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